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Fabrizio Fabbroniarte - Perugia

Artista eclettico, critico d’arte e art director di eventi d’arte. Accademico di merito ABAPG

PERSONALE "Saggi su mdf" - Bolzano 2016

Pubblicato su 26 Agosto 2016 da fabbroniarte

PERSONALE "Saggi su mdf" - Bolzano 2016

Mostra Personale al Centro Civico Oltrisarco-Aslago, Bolzano, curato da Holos Accademia Dialetti Visivi, dal 3 al 16 settembre 2016.

 

Mostra personale in cui la sperimentazioni viene realizzata su di un materiale povero e di recupero, quale è il mdf.

La tela per l’artista è il materiale nobile con cui confrontarsi, su cui stendere il colore, la patina, la finitura, quante crisi al cospetto di quel biancore, quanti turbamenti raccontati nei libri della storia dell’arte, sino a giungere al taglio al foro, all’annullamento della tela.

La mia scelta viene da lontano, non ho mai amato la tela bianca o colorata, ho amato ed amo materiali meno nobili, carta fatta a mano, cartone, gesso, rete metallica, velina, bamboo, ecc… sino ad arrivare al MDF, realizzato con gli scarti della lavorazione del legno. La superficie liscia di colore nocciola, di buon spessore fa si che il MDF è diventato per me un supporto ideale per le mie ultime sperimentazioni.

Esso assume il ruolo di materiale nobile nel momento in cui diviene opera.

Così nascono i “Saggi su MDF”, mostra pensata e realizzata in occasione della personale al Centro Civico “Oltrisarco-Aslago” di Bolzano, dove il MDF diviene supporto per colori densi a tempera ed olio che non si miscelano e che creano nouance particolari, oppure supporto per incollaggio di tela sintetica arrotolata su cui sono impresse lettere dell’alfabeto e mascherine con cui comporre parole e pensieri.

Costituita da tre serie: “Tramonti”, “Pergamene”, “Opposti”.

Queste tre serie di opere rappresentano, l’inizio di un percorso di ricerca che si evolverà con l’approfondimento sia dell’idea sia della realizzazione, forse non avrà mai un punto di arrivo.

TRAMONTI

nasce dalla mia passione di fotografare i tramonti del lago Trasimeno, luogo fantastico, in cui ogni tramonto è diverso dagli altri e dove gli stimoli artistici e di pensiero sono costanti. Per me il tramonto non rappresenta la fine di un giorno, ma l’inizio del prossimo giorno, gli antichi ed ancora noi, oggi, pensiamo al tempo del giorno prossimo dai colori del tramonto, dalle sue striature, dal modo in cui scende il sole. Questo mi ha portato a realizzare le prime opere di piccolo formato nel gennaio 2016 per una mostra collettive a Mosca. Come la luce del sole che cala sull’orizzonte con colori che colpiscono il nostro essere parte di quella natura, non si miscela con nessun altro colore, così la mia sperimentazione è consistita nello stendere e tentare di miscelare colori all’acqua e colori ad olio, che nel loro asciugarsi creano spacchi, lesioni e particolari effetti di colorazioni.Alcune opere sono realizzate con l’aggiunta di striscioline di carta, residui di opere realizzate da mio padre, Fernando, artista a tutto tondo, pittore, scultore, restauratore di affreschi, che anche lui amava i tramonti del Trasimeno e li ritraeva sulla tela e sulla carta.

PERGAMENE

da giovanissimo fui uno di quei ragazzi che cercarono di salvare libri dall’alluvione di Firenze, da grande, l’attenzione per i supporti di scrittura è cresciuta con la passione per l’archeologia, per le cose antiche. L’attenzione non solamente per la scrittura, ma per la realizzazione del papiro, della carta fatta a mano, della pergamena di origine animale, processi particolari, facili all’apparenza, che richiedevano una maestria artigianale notevole, e poi la scrittura con i suoi colori e con i suoi attrezzi.L’ispirazione viene da tutto ciò, dal venire a contatto con una antichissima pergamena e poterla toccare. Oggetto di trasmissione del pensiero scritto, conteneva spesso disegni, appunti, brani di poesie o di racconti, accanto ad atti pubblici o privati. Questo coacervo di notizie trasmesse mi ha portato a realizzare alcune opere, in cui l’ispirazione avviene attraverso l’arrotolarsi di una tela sintetica, la colatura del colore, il trasferimento di lettere e mascherine, realizzate a mano da mio padre. Il linguaggio criptico, altra mia passione di profondi studi, diviene evidente come in un gioco di composizione di singole lettere per ottenere una parola di senso compiuto.

OPPOSTI

per me rappresenta la parte incoerente del progetto “Saggi su MDF”, non centra nulla con quanto espresso sino ad ora, dove le opere sono conseguenze di passioni personali e di riferimenti familiari, qui si entra nella filosofia e nella scienza del colore, della loro composizione, del modo con cui noi umani percepiamo e vediamo. Quella da cui sono partito è una teoria importante nella percezione del colore: il fisiologo tedesco Ewald Hering proponeva una teoria, “processi opposti di colore”, che implicava la presenza di tre canali percettivi, siamo nel 1878. Successivamente altri ricercatori attraverso i loro esperimenti poterono avvalorare la teoria dei “processi opposti di colore” sino ad arrivare alle curve di cancellazione della frequenza. Questa è una brevissima sintesi introduttiva, il seguito sarebbe molto lungo e complesso. La mia sperimentazione parte da questo studio per giungere alle realizzazione di opere, in cui la miscelazione di colori a tempera opposti danno risultati artistici corretti e comprensibili nella loro semplicità. L’interruzione in oro, argento e bronzo, diviene uno spacco tra i colori opposti e la loro miscelazione, come la circolarità riporta ad antiche attenzioni.

PERSONALE "Saggi su mdf" - Bolzano 2016
PERSONALE "Saggi su mdf" - Bolzano 2016
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