MOSTRA PERSONALE "Dal Presente al....." - Nocera Umbra - 2016

Sono sempre quello delle imprese impossibili, mi hanno invitato i primi di luglio a partecipare a questa rassegna di arte contemporanea organizzata dall'Ass.ne "Casa degli Artisti" curata dall'amico Francesco Minelli e dall'artista Carla Medici presso la Torre Civica di Nocera Umbra dal 30 luglio al 20 agosto. La torre è suddivisa su quattro piani ed ogni artista propone una piccola personale. Ho pensato di proporre un nuovo progetto artistico che ho intitolato "Dal presente al......." e che diverrà itinerante. Cosa mi sono inventato questa volta ? Semplicemente alcune opere che riguardano la nostra situazione attuale vista attraverso la lente di artista impegnato nella vita e nel sociale, una mostra di denuncia contro questa "Puzza di morte" che è presente ogni volta che respiriamo. Ho voluto realizzare opere di forte impatto che vogliono essere un racconto ed un gripo di speranza , speranza che l'arte ci possa aiutare ad andare oltre al torpore che ci invade e pervade. Perchè fare una mostra di questo tipo, che potrebbe esulare dalla mia continua ricerca sperimentale ? Ho deciso di fermarmi, i tempi lo richiedono, e guardarmi intorno, e mettermi in discussione con una realtà che ci sovrasta e ci toglie il respiro. Cercare uno spiraglio, un granellino che blocchi l'ingranaggio impazzito, questo vuol essere il significato positivo della mostra: non possiamo accettare questo "Odore di morte" come soluzione finale del nostro vivere, non fare "gli struzzi", pensando che altri cercheranno di risolvere i problemi.

Decisamente il nostro pensiero sarà "dal presente al futuro".

Il titolo delle opere:

- "E corsero tutti all'indietro" - stendardo di ml 210x250 in tecnica mista su tela

- "Toc...Toc.. ci siamo anche noi" - stemma 100x110

- "Italiani, scusateci" - stemma 110x100

- "Odore di morte" - stemma 100x120

La scelta di realizzare uno stendardo e tre stemmi non è certamente casuale, come non è casuale la scelta della tecnica usata per ciascuna opera. Lo stendardo e gli stemmi erano i simboli di riconoscimento dei cavalieri medioevali, che mettevano in gioco la propria vita per i soldi ed i favori di una dama: erano coloro che erano costretti a lasciare il castello a favore del fratello primogenito e peregrinare per territori e combattere per vivere. La similitudine con gli immigrati porta a dire che questi sono i nuovi cavalieri, disposti a tutto pur di sopravvivere e trovare una posizione in una società che li respinge a priori. La tecnica è quella dell’incollaggio di carte veline su di una struttura in bamboo, su questa superficie sono posizionate immagini prese da internet, che simboleggiano il pensiero che emerge da ogni opera.

Fabrizio Fabbroni